Conoscete i vostri diritti di partecipazione nella scuola dell’obbligo ?

I diritti dei genitori che consentono una partecipazione di qualità nelle scuole sono quattro.

Conformemente alle loro caratteristiche, questi diritti possono essere raggruppati in due categorie: i diritti individuali dei genitori (diritto all’informazione, diritto di scegliere la scuola e diritto di ricorso), ed i diritti collettivi dei genitori (diritto di partecipazione).

Diritti individuali dei genitori


Diritto all’informazione:

Per permettere loro di essere attori e responsabili di una educazione di qualità, è necessario fornire ai genitori informazioni pertinenti, rendendole accessibili, utilizzando strumenti quali le bacheche, pagine internet, riunioni con i responsabili della scuola, comunicazioni scritte inviate direttamente al domicilio dei genitori, ecc. Queste informazioni dovrebbero essere adattate alle caratteristiche ed ai bisogni dei genitori (ad esempio, non conoscenza della lingua, barriere socio-educative, ecc.)

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L’adattamento dell’informazione riflette il livello di impegno politico delle autorità, per giungere ad una educazione inclusiva, che tiene conto anche dei bisogni specifici della popolazione migrante e dell’appartenenza alle minoranze religiose, etniche e linguistiche. Le autorità pubbliche devono avere la volontà esplicita di integrate i diritti e i doveri dei genitori.

I genitori dovrebbero disporre almeno di informazioni precise su cinque punti:

a. i criteri di ammissione all’educazione obbligatoria

b. l’organizzazione del sistema scolastico

c. il progetto educativo dell’istituto scolastico

d. l’organizzazione ed il funzionamento dell’istituto scolastico

e. il sistema di valutazione utilizzati dall’istituto scolastico

 

Diritto di scelta:

I genitori devono poter scegliere la scuola che considerano essere la più adeguata rispetto alle loro convinzioni, le loro idee o i loro valori in materia di educazione, al fine di poter facilitare il più ampio coinvolgimento, corresponsabilità e partecipazione effettiva nel progetto educativo dell’istituto scolastico.

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Affinché la scelta sia possibile, è necessario avere un’offerta diversificata di progetti d’istituto, così come misure finanziare sufficienti perché i genitori possano scegliere liberamente le scuole “diverse da quelle delle autorità pubbliche”. Non abbiamo utilizzato nella nostra ricerca il termine “scuole private”, d’uso corrente, per evitare di fornire connotazioni ideologiche. Abbiamo invece preferito la terminologia del Patto dei diritti economici, sociali e culturali (PIDESC).

 

Diritti di ricorso:

Questo diritto consente ai genitori di partecipare efficacemente nella scuola senza che le decisioni adottate dall’amministrazione educativa o dalla scuola stessa non siano pregiudizievoli.

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Così, il diritto di ricorso sarà un diritto di qualità  nella misura in cui le decisioni dell’amministrazione   potranno essere contestate (ad esempio, dinanzi al rifiuto di ammettere uno studente nella scuola scelta, all’adozione di misure disciplinari imposte e di voti dati agli studenti, alle misure che ostacolano o rendono difficile il diritto di partecipazione o, infine, di fronte alle decisioni assunte dagli organi direttivi e di partecipazione delle scuole.)

E’ altrettanto interessante sapere se l’istanza più prossima alla quale i genitori possono ricorrere impone una scadenza per esprimere la propria decisone.  Se, per esempio, un genitore ricorre contro il rigetto della domanda di ammissione di suo figlio e riceve la risposta a metà dell’anno scolastico, il meccanismo di ricorso, sebbene esista, sarà giudicato inefficace. Lo stesso accade se non ottiene una decisione motivata nel caso in cui il ricorso sia rigettato.

In ogni caso non è sufficiente che esistano queste vie per il ricorso, è necessario che gli organi giustifichino le loro decisioni entro un tempo previsto.
 

Diritti collettivi dei genitori

I genitori hanno il diritto di partecipare agli organi di gestione e di controllo delle istituzioni educative, sia a livello nazionale che regionale e a livello di istituto scolastico.

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I genitori dovrebbero poter prendere decisioni a tutti i livelli affinché tutti questi organi siano veramente democratici ed efficaci. I livelli sono generalmente tre: stato centrale, regione e istituto scolastico. In alcuni paesi, come per esempio in Svizzera e in Belgio, ci sono solo due livelli: quello regionale e quello d’istituto. Tale modo di funzionamento risponde al fatto che le regioni – cantoni o comunità, secondo i casi – godono di piena competenza in materia di insegnamento obbligatorio.

In ogni caso, il diritto di partecipazione effettiva dei genitori all’educazione richiede l’esistenza dell’autonomia pedagogica, organizzativa, così come quella di ricorso, a livello di istituti scolastici. Inoltre, è necessario che sia garantita una rappresentanza adeguata dei genitori all’interno degli organi collegiali di gestione della comunità educativa.

Alla fine, è necessario che le autorità promuovano la partecipazione a tutti i livelli:

Facendo il necessario per conoscere in maniera regolare l’opinione dei genitori,

Offrendo loro una formazione che permetta di comprendere il sistema educativo, di individuare e determinare i bisogni dei loro figli e di partecipare al processo decisionale.


Attività per le organizzazioni e le associazioni dei genitori

Dopo aver letto il testo precedente, vi proponiamo un insieme di attività di gruppo, in vista di una riflessione collettiva.


Attività: tecnica di gruppo nominale (TGN)

Obiettivo: Riconoscere i diritti che rendono possibile una partecipazione di qualità dei genitori negli istituti scolastici dei loro figli.

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Durata stimata: Per questa attività si prevede una seduta di due ore. 

Quando programmare l’attività?:

Per un lavoro in profondità, si raccomanda di leggere attentamente i documenti di supporto che sono contenuti nel modulo e di guardare il video relativo. 


Dinámica y desarrollo de la actividad:

Il gruppo di mamme e papà è diviso in 4 gruppi (4/6 membri). Ogni gruppo analizza e commenta il senso e le implicazioni educative dei seguenti diritti:

Gruppo 1: diritto all’informazione 
Gruppo 2:  diritto di scelta
Gruppo 3:  diritto di ricorso
Gruppo 4: diritto di partecipare negli organi

Un genitore, nominato segretario prende nota delle diverse idee del suo gruppo di lavoro, sforzandosi di ricercare il rapporto tra le idee sviluppate e gli aspetti della vita dell’istituto scolastico.

Una volta terminati i lavori (circa 30 minuti), il coordinatore chiede al gruppo di riassumere e di mettere in ordine crescente le idee, in funzione dell’importanza che il gruppo accorda loro. Infine i risultati dei lavori sono presentati e discussi tra tutti i genitori (dei 4 gruppi).

Ruolo del coordinatore: Proposta della tecnica ed elaborazione delle conclusioni finali.

Raccomandazioni:

Può rivelarsi interessante ed arricchente per tutti i partecipanti di riprendere per iscritto (cartelloni, documenti …), i commenti, le definizioni o le idee più pertinenti che emergono dalla messa in comune dei lavori di gruppo.